CIÒ CHE RENDE IL SUPERIORE DEGNO DEL SUO NOME
È PROPRIO DOVE VIENE COLTIVATO
La superficie aziendale è di sette ettari che vengono per la maggior parte coltivati a Prosecco, una minima parte è coltivata a Chardonnay, Merlot e Cabernet Franc. Il comune di Farra di Soligo, è al centro dell’area del Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg ed è da sempre che le colline del piccolo paese sono ricoperte da rigogliosi vigneti.
La superficie aziendale è di sette ettari che vengono per la maggior parte coltivati a Prosecco, una minima parte è coltivata a Chardonnay, Merlot e Cabernet Franc. Il comune di Farra di Soligo, è al centro dell’area del Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg ed è da sempre che le colline del piccolo paese sono ricoperte da rigogliosi vigneti.
Si attesta attorno ai 300 ai 360 metri sul livello del mare, uno dei vigneti più alti e difficoltosi da lavorare, ma che grazie al terreno ricco di marna calcarea dona mineralità e sapidità alle uve. Cresce principalmente da nord a sud e in esso si trovano le viti più vecchie dell’azienda, alcune hanno quasi un secolo.
Ad un’altezza che vira rapidamente dai 220 ai 300 metri sul livello del mare sorge il vigneto “Via Cal nova”, proprio alle spalle della cantina, questo vigneto è rivolto da est a ovest, è il luogo in cui portiamo i visitatori a fare delle belle passeggiate per vedere cosa si intende per viticoltura eroica in collina.
Posizionato a 200 - 300 metri sul livello del mare. Si tratta di un piccolo vigneto rivolto da est a ovest, molto ripido e generoso; la morfologia del terreno è ad anfiteatro il che va a favorire ulteriormente l’esposizione al sole, è coltivato solo ed esclusivamente a Prosecco.
Il vigneto Col de Attila deve il suo nome al colle che lo ospita, qui siamo rimasti in pochi in zona a coltivare uve a bacca rossa (cabernet e merlot). Si eleva in una ondulazione tondeggiante, tra Farra di Soligo e Col San Martino. La nostra tradizione vuole che siano state proprio le orde selvagge di Attila ad elevarlo. E leggenda vuole che sia proprio lì che il grande condottiero è stato in realtà sepolto insieme ad immensi tesori, e che ora vegli sui nostri vigneti affinché regalino uve... potenti!
